Le Cappelle Medicee a Firenze

la cupola della Basilica di San Lorenzo a Firenze

Cappelle Medicee: cosa vedere e informazioni utili sulle visite

La facciata in pietra della Basilica di San Lorenzo a Firenze non sembra essere tra le opere più acclamate del capoluogo toscano, eppure non tutti sanno che qui troverete le Cappelle Medicee, costituite in onore della famiglia Medici, la famiglia di banchieri che ha portato Firenze nel suo massimo splendore, e per la quale oggi è tra le città più visitate al mondo.
In passato era la chiesa parrocchiale della nota famiglia fiorentina, oggi è conosciuta invece come l’ultima dimora di diversi membri dei Medici.

Le Cappelle Medicee sono uno dei cinque musei che compongono i Musei del Bargello, riorganizzati nel 2015 in un’unica istituzione così insieme all’omonimo Museo oltre Palazzo Davanzati, Casa Martelli e Orsanmichele.

Quindi, pur appartenendo al complesso di San Lorenzo, è un luogo diverso burocraticamente parlando anche se rimangono legate per sempre nelle loro origini come sito per la celebrazione della famiglia Medici e del potere che un tempo detenevano nella città di Firenze.

Come precedentemente detto San Lorenzo era storicamente la chiesa parrocchiale dei Medici e quindi non sorprende che il Granduca Ferdinando III di Lorena abbia scelto di trasferire qui le spoglie dei membri della famiglia nel 1791.

Chi sono i Medici?

Per riconoscere l’importanza della Basilica di San Lorenzo, è necessario conoscere un po’ di più i Medici.
La dinastia medicea inizia nel 1434 e termina nel 1737, quando muore l’ultimo membro della casata. L’inizio del potere mediceo ebbe luogo nel settore bancario, dove Giovanni di Bicci de’ Medici fece crescere il proprio potere economico dentro e fuori Firenze.
Quando Giovanni fece un accordo direttamente con il Papa, in modo che i Medici gestissero il tesoro papale, questo vide aumentare il potere e la ricchezza della famiglia in modo incredibile.
Gran parte della ricchezza che però aveva accumulato Giovanni, cadde nelle mani di Cosimo il Vecchio, che aveva come ambizione quello di unire il potere economico con il potere politico. All’inizio non riuscì nel suo intento e addirittura fu esiliato.
Ma Cosimo aveva non poco sostegno popolare che gli permise quindi di tornare nel 1434 e prendere in carico la Repubblica di Firenze.

La famiglia Medici ha speso gran parte della sua ricchezza per migliorare culturalmente la città, essendo appassionati d’arte sostennero l’arte e la cultura: Cosimo, ad esempio, ha assecondato e finanziato le opere di nomi come Donatello, Angelico e Brunelleschi.
Dopo Cosimo salì al potere per un breve periodo Piero e dopo ancora il potere e la ricchezza passarono nelle mani di Lorenzo e Giuliano. Lorenzo era forse uno dei più grandi amanti d’arte, e fu lui a sostenere nomi come Da Vinci, Botticelli e Michelangelo.

Le Cappelle Medicee

Non sorprende che l’ultima dimora della famiglia Medici sia a tutti gli effetti un museo, che conta molti visitatori ogni anno.
Queste Cappelle Medicee, che si trovano nella Basilica di San Lorenzo, sono composte da tre sale: la cripta dietro l’atrio, la sacrestia nuova e la Cappella dei Principi.
Nella sacrestia nuova si trovano due tombe realizzate da Michelangelo, ovvero la tomba di Giuliano e Lorenzo, nella Cappella dei Principi ci sono tombe vuote, poiché la sala non fu terminata in tempo. Le spoglie degli altri membri medicei riposano sotto la cappella, nella cripta del Buontalenti.

Quindi chi è sepolto lì?
Le Cappelle Medicee comprendono le tombe di Lorenzo il Magnifico, Giuliano de’ Medici, Cosimo I de’ Medici, Francesco I de’ Medici, Ferdinando I de’ Medici, Cosimo II de’ Medici, Ferdinando II de’ Medici e Cosimo III de’ Medici. Nella sacrestia vecchia è sepolto Cosimo Il Vecchio e l’artista Donatello.

Cappelle Medicee Firenze: la visita

La visita alle Cappelle Medicee inizia nella cripta, una delle quattro sezioni all’interno del museo. Qui si trovano le tombe dei granduchi medicei e delle loro famiglie, da Cosimo I alla moglie Eleonora di Toledo, da Giancarlo de’ Medici a Vittoria della Rovere fino all’ultima erede della dinastia medicea, la venerata Anna Maria Luisa, a cui Firenze deve la protezione dei suoi numerosi tesori.
La cripta è ben lontana dallo splendore che ci si potrebbe aspettare: il soffitto basso, le pareti spoglie e le tombe sono poco più che targhe nel pavimento; anche la tomba del giovane Cosimo, Gran Principe di Toscana, ad esempio, è nascosta da un robusto pilastro.

Ma non lasciatevi ingannare dalla modestia della cripta: le cappelle contengono una parte del tesoro della chiesa, che può essere esaminato al centro della stessa. Come molti fondi ecclesiastici, il Tesoro contiene reliquiari, paramenti liturgici e oggetti cerimoniali e alcune cose legate alla famiglia fiorentina, tra cui effigi, medaglioni e gioielli, che i Medici raccolsero e conservarono durante il loro periodo di potere attraverso acquisti e donazioni, come oggetti donati dai papi Clemente VII e Leone X, che erano comunque membri della famiglia.

La Cappella dei Principi

La visita prosegue alla Cappella dei Principi: uno spazio ottagonale sbalorditivo, questo al contrario della cripta è in linea con lo splendore degno di un granduca. Il mausoleo nasce da un’idea di Cosimo I di avere una tomba monumentale di famiglia ed è decorato interamente con il marmo.
Si dice che Giorgio Vasari, pittore di corte e amico di lunga data di Cosimo I, fu incaricato di progettare la cappella, ma la costruzione iniziò molto più tardi, nel 1602.

La Sagrestia Nuova

Una volta assorbita la grandiosità della cappella si passa alla parte finale della visita, che contiene una rinomata collezione di opere realizzate da Michelangelo prima che si trasferì definitivamente a Roma nel 1534.
Nella Sagrestia Nuova sono sepolti quattro membri della famiglia Medici. Un tempo era accessibile attraverso una piccola porta nella navata destra della chiesa, ma ora può essere visitata solo attraverso il museo.

La tomba di Lorenzo si trova sulla parete opposta e comprende le sculture Crepuscolo e Alba, con il duca ‘pensoso’ seduto sopra. Tutte insieme le statue rappresentano l’inevitabile passare del tempo, che alla fine porta alla morte. Michelangelo aveva anche intenzione di scolpire maestose tombe per Lorenzo il Magnifico e suo fratello Giuliano de’ Medici, ma partì per Roma e il progetto non vide mai la luce.

Dove sostare nelle vicinanze: Ristorante Pizzeria Lorenzo de’ Medici

Il Ristorante Lorenzo de’ Medici si trova a due passi dalla Basilica di San Lorenzo, esattamente in Via del Giglio, 49/51 r, e se si è terminata la visita alle Cappelle ed è l’ora di pranzo o cena, ci si può fermare per gustare la tipica cucina toscana, senza dimenticare che il ristorante Lorenzo de’ Medici è membro dell’Associazione Italiana Celiachia dal 2012.

Accreditato da CeliachiaItalia.com, portale di riferimento per l’informazione sulla celiachia, l’alimentazione senza glutine, ha quindi deciso di inserire nel proprio menu opzioni senza glutine, senza fermarsi solo a creare una piccola selezione di piatti gluten free, ma dando vita ad un vero e proprio menu che rispecchia perfettamente i classici, permettendo anche a chi è celiaco o intollerante al glutine di poter assaporare e gustare la cucina e le tradizioni toscane.

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